La Grotta degli Orrori

Nella Grotta degli Orrori, in Israele, sono stati rinvenuti dei nuovi frammenti biblici tratti da delle traduzioni greche dei Libri dei profeti Zaccaria e Naum. ✨

Dopo i primi ritrovamenti negli anni Sessanta, il Dipartimento israeliano per le antichità ha deciso, nel 2017, di esaminare quattrocento grotte nel deserto della Giudea, cercando disperatamente di impedire ai tombaroli di rubare questi preziosi cimeli storici. 

Infatti, dopo che nel 1961 vennero trovati dei frammenti di pergamena nel sito, non vi furono altri ritrovamenti, mentre nel mercato nero comparvero numerosi reperti, probabilmente saccheggiati dalla grotta. 😠

La Grotta degli Orrori è un sito archeologico pericoloso da raggiungere: è possibile accedere solo scendendo in doppia corda per ottanta metri, affacciandosi su speroni rocciosi.

Nello scavo di sessant’anni fa furono rinvenuti i corpi di numerosi combattenti di Bar Cochbà, un condottiero che nel 132 d.C si ribellò all'Imperatore Adriano, i quali teschi senza mandibola furono ritrovati in una cesta. Da qui il nome della grotta.

I pezzi di pergamena ritrovati sono scritti in greco, con la sola eccezione del nome di Dio, in ebraico.

In questo nuovo ritrovamento sono stati portati alla luce, oltre che ai frammenti biblici, delle monete testimoni della rivoluzione contro il dominio romano, una cesta di canne di oltre 10 mila anni fa, e lo scheletro di una bambina che il caldo del deserto ha mummificato.

Il direttore Ministero di Gerusalemme e della Tradizione, Avi Cohen, afferma che ''i frammenti dei testi biblici, le monete e gli altri reperti dell'epoca del secondo Tempio di Gerusalemme confermano le radici della storia ebraica in questa regione. Ma hanno anche importanza per il mondo intero''.

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