Mokusatsu, la parola che scagliò le bombe atomiche

La Più Tragica Traduzione della Storia

Avatar Micaela Rudari
28/6/2020

Qual è il significato di Mokusatsu e perchè nell’agosto 1945 morirono tra le 100’000 e le 200’000 persone a causa di questa parola?

Torniamo al luglio del 1945, quando Berlino era ormai occupata da due mesi dai carri armati sovietici e il Giappone era l’unico paese dell’Asse che ancora resisteva agli alleati. I leader delle potenze vincitrici, Clement Attlee (Regno Unito), Harry Truman (USA) e Joseph Stalin (Unione Sovietica), si incontrarono nel castello di Cecilienhof a Potsdam, in Germania, per discutere di varie questioni legate alla guerra: ridefinire le frontiere, l’ammontare dei risarcimenti, la gestione del territorio tedesco, ecc. 

Truman lanciò in quell’occasione un ultimatum di resa al Giappone, ricordato come Dichiarazione di Potsdam, incoraggiando una resa incondizionata, che avrebbe altrimenti portato all’immediata e completa distruzione del Giappone.

I reporter giapponesi vollero subito intervistare il premier giapponese Kantaro Suzuki che era venuto a conoscenza dell’ultimatum solo via radio e attraverso i volantini sganciati via aereo sul territorio, come il resto della popolazione. 

La decisione era difficile e portava conseguenze molto serie, così il premier volle attendere, con i suoi ministri, che le condizioni della Dichiarazione di Potsdam arrivassero per via ufficiale. 

Sull’edizione mattutina del quotidiano nazionale giapponese, l’Asashi Shinbun, la risposta di Suzuki alla dichiarazione che venne riportata, fu la parola “mokusatsu”.

Questa parola è ambigua in giapponese, e non aveva una traduzione comprensibile per gli americani: “moku” significa silenzio, mentre “satsu” significa uccidere, quindi ‘uccidere con il silenzio’. Questa espressione ha due significati, cioè ‘trattare con disprezzo’ e, come in questo caso, un sinonimo di un no comment, cioè ‘non commentare’. 

Il Premier non indendeva fare dichiarazioni ufficiali esponendosi di fronte alla stampa ma, purtroppo, i traduttori delle agenzie estere interpretarono erroneamente le sue parole, raccontando al mondo che l’ultimatum di Truman “non era degno d’essere commentato”, secondo Suzuki.

Ciò che accadde in seguito è storia: Truman passò ai fatti e, dopo 10 giorni, vennero organizzati i due attacchi nucleari che distrussero Hiroshima e Nagasaki.

Questa drammatica storia non è che un’esempio di come le incomprensioni possano portare a profonde crepe nei rapporti umani, tra paesi e aziende.

Connection Line, con i suoi 2000 traduttori e interpreti è in grado di tradurre oltre 120 lingue diverse con 165 combinazioni linguistiche, per una traduzione impeccabile che mantiene l’originalità del messaggio, il registro e la sua tecnicità.

Ha bisogno anche lei di una traduzione professionale?

Ci contatti subito tramite il modulo qui sotto!!

Richiedi subito un preventivo gratuito!
10% di sconto sulle richieste online!

Max 10 files. 10MB each. Admitted .pdf, .doc, .docx, .ppt, .pptx extensions.