Radio Seconda Guerra Mondiale

Un Traduttore tra gli Alleati e l’Asse

La Storia di John Hughes

Avatar Micaela Rudari
19/11/2021

Tempo fa vi abbiamo portato la storia di un soldato gallese che, grazie alle sue doti linguistiche, entrò nella storia per aver contribuito ad una resa tedesca, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Potete leggere l’intera storia qui.

Oggi portiamo la storia di un altro soldato gallese, ma questa volta parleremo infatti dell’altra faccia della medaglia: in questo caso, infatti, le sue doti linguistiche non hanno aiutato gli Alleati, bensì l’Asse.

La storia di John Hughes

John Hughes, un gallese ancora adolescente, si unì alla Royal Air Force nel 1941. Nella sua 21° missione, il bombardiere Lancaster su cui si trovava venne abbattuto e precipitò nella Germania Settentrionale. Hughes venne catturato e inviato a Dulag Luft, un centro d’interrogazione per equipaggi catturati.

Dopo che Hughes accettò di distribuire dei moduli della Croce Rossa ai suoi compagni di guerra, si scoprì servissero ad ottenere informazioni sui prigionieri per usarle poi negli interrogatori, i nazisti decisero che Hughes aveva delle capacità che sarebbero state utili. Così, anziché venire mandato come gli altri prigionieri in campi di prigionia standard, venne tenuto a Dulag Luft per dare assistenza ai suoi carcerieri.

Più collaborava, più benefici otteneva: non era più un prigioniero, bensì un simpatizzante nazista, arrivando persino ad indossare l’uniforme grigia tedesca.

Nel 1944 fu trasferito a Berlino in appartamenti di lusso, arrivando a ricevere 600 Reichsmark al mese (circa 3.300 sterline di oggi). Lavorava ora come emittente gallese e sceneggiatore presso Radio Metropole, inviava messaggi alle truppe gallesi che combattevano nella campagna italiana contro il regime di Benito Mussolini. Secondo le spie britanniche, Hughes aveva scritto anche per la trasmissione propaganda antisemitica.

Nel 1944, quando i tedeschi non se la stavano vedendo bene, revocarono i suoi privilegi, e Hughes venne portato in un campo di prigionia dove rimase fino al 1945, quando venne liberato dalle armate dell’Unione Sovietica

Hughes venne arrestato e accusato di aver aiutato volontariamente il nemico, tra le 11 accuse ricevute vi era quella di aver donato soldi alla British Free Corps, un'unità di SS tedesca composta da prigionieri di guerra britannici e alleati che si erano schierati con i nazisti. Hughes si giustificò affermando che la forte pressione lo aveva indotto a collaborare, ed inoltre spiegò che nelle sue trasmissioni radiofoniche aveva inserito messaggi segreti per indurre a lottare contro i tedeschi, compresa la chiamata a “bombardare Berlino”.

John Hughes rivelò alla Corte quante più informazioni possibili, facendo rapporto anche su altri traditori che avevano aiutato i tedeschi.

Alla fine,benché inizialmente si prospettasse per lui la pena di morte, Jonh se la cavò con cinque anni di lavori forzati, ridotti in seguito a due anni grazie ad un appello. Morì nel 1999 come imprenditore di successo.

Traduttori e interpreti

Lo scopo della traduzione e di ciascun interprete è poter portare comprensione da una lingua ad un’altra. La storia è piena di traduttori e interpreti che non vengono mai citati, ma il loro lavoro lontano dalle luci della ribalta è sempre stato presente e fondamentale. Pensate ad un qualsiasi evento accaduto che includa due o più nazioni di lingua diversa, e lì vi sarà stato almeno un traduttore.

Se anche a lei serve portare un messaggio in altre lingue per la sua attività, contatti ora Connection Line compilando il modulo sottostante.

 

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